"Se qualcosa può andare storto, lo farà ", ha affermato Ed Murphy, un ingegnere americano.
In seguito, vennero aggiunte sempre più idee, mantenendo il nome generico di "Leggi di Murphy", il tutto condito da un pizzico di umorismo.
Oggigiorno, tutto ciò che è correlato all'idea di Murphy è diventato un insieme di massime che trasmettono un unico messaggio: qualsiasi attività è rischiosa e il danno si farà sentire quando meno te lo aspetti.
Qual è il collegamento tra questa legge e l'attività di gestione di un amministratore? Il lato rischioso, ovvero la mancanza di un piano B o delle competenze per superare una crisi, è ciò che un amministratore deve sempre affrontare quando assume un incarico del genere. È lui la persona a cui il personale guarda con ammirazione, colui che prende le decisioni migliori e l'unico a sopportarne appieno le conseguenze.
I rischi a cui può andare incontro un amministratore sono i seguenti:
- Avere sempre poco tempo;
- Le attività nella sua azienda non sono strutturate, il che comporta l'incapacità di gestire il processo lavorativo;
- La squadra non lo seguirà e avrà sempre qualcosa da dire contro le sue idee;
- Non sarà in grado di dimostrare l'efficienza del processo di gestione e di far fronte alle sue numerose responsabilità;
- Le cose gli sfuggiranno di mano;
- Non sarà in grado di sviluppare il team, di scegliere buoni membri dello staff e di dire addio a quelli inefficienti.
Questi rischi, per quanto banali possano sembrare, possono compromettere l'attività dell'intera azienda o del reparto guidato dal direttore. Il caos è ciò che si insinua impercettibilmente e inizia a distruggere l'azienda dall'interno. Ecco perché un direttore non può mai lasciare che le cose prendano una piega incontrollata . Disciplina e pianificazione sono le sue uniche salvezza.
Come si può essere certi di non essere ancora un esempio che conferma le leggi di Murphy? Un buon regista deve imparare da altri grandi registi, prepararsi a una situazione di forza maggiore, sapendo come superare certi momenti di crisi all'interno dell'azienda.
La posizione di dirigente è spesso più complicata di quella di imprenditore, a causa del titolare, che si aspetta da lui il doppio dei risultati. Oltre alla pressione generale del lavoro, si ha un capo sgradevole che pretende sempre di più e non è mai contento.
Se ritieni che la Legge di Murphy ti riguardi, forse è il momento di cambiare qualcosa? Forse è il momento di dimostrare al tuo capo che, nella tua azienda, nulla di inaspettato e spiacevole può accadere, perché sei tu a prevedere tali situazioni.
Siete pronti a infrangere le leggi di Murphy?

