Effetti devastanti del multitasking sul lavoro

04.05.2020

Scritto da Tudor Mardari

Effetti devastanti del multitasking sul lavoro

Lo sviluppo delle tecnologie dell'informazione ha reso possibile il multitasking. Sembra una buona cosa, ma nessuno pensa davvero alle possibili conseguenze. Il multitasking può causare danni al cervello, diminuzione del QI e persino la morte. Ecco alcuni dei suoi effetti devastanti:

Perdita di tempo

Le persone che svolgono più attività contemporaneamente non dedicano abbastanza tempo a ciascuna di esse e, quindi, non le risolvono così come quelle che si concentrano su una cosa.

La qualità del risultato

Fare due o più cose contemporaneamente ti fa passare più tempo. D'altra parte, il multitasking ti fa perdere il 40% della tua produttività. Se non ti concentri sulla qualità, in realtà farai di meno.

La probabilità di errori

Errori casuali come errori di battitura o incoerenze logiche si verificano sempre durante il processo di lavoro. Se sovraccarichi la corteccia frontale del tuo cervello, la capacità di pensare diminuirà.

Pensieri ed emozioni inibiti

Quando il cervello del multitasker legge, non ha il tempo di capire la complessità del testo, i sentimenti di chi lo ha scritto. Il deterioramento della salute mentale ed emotiva influisce negativamente sull'assorbimento della conoscenza, sulla sua comprensione e percezione.

Fatica

Passare da un compito all'altro, mantiene uno in uno stato di tensione continua. Questo blocca la creatività e porta a un'ansia costante sia nel processo di completamento delle attività che durante le pause. Tale lavoro può causare stress cronico, problemi di autostima e persino depressione.

La vita passa

Praticando il multitasking, ti dimentichi della tua vita. Un multitasker digita, legge, scrive sempre, senza notare cosa succede intorno a lui. Tale "attenzione cieca" ti separa da vivide esperienze emotive.

La memoria sta peggiorando

Ti è capitato di dimenticare una parola nel mezzo del tuo discorso? Il passaggio da un'attività all'altra comporta un errore della memoria a breve termine. I multitasking hanno problemi con la memoria sia a breve che a lungo termine.

La creatività scompare

Proprio come il tuo laptop o tablet utilizza la RAM, un multitasker può anche passare rapidamente da una scheda aperta all'altra mentre lavora. Gli scienziati hanno scoperto che saltare da un'attività all'altra esaurisce questa memoria limitata e ne toglie una a risorse creative.

I problemi di QI

Il multitasking non solo ti rallenta, ma riduce anche il tuo QI. Pur risolvendo costantemente diversi compiti cognitivi, il QI dei multitasking potrebbe scendere al livello di un bambino di otto anni.

Diminuisce la concentrazione

Sicuramente ti sei trovato in questa situazione: stai lavorando su qualcosa, sei distratto dalle notizie, hai seguito il link - e mezz'ora dopo ti stai chiedendo dove è finito il tempo. La diminuzione della concentrazione nei multitasking è in costante progresso.

Break-up

Se si continua a multitasking mentre si comunica con parenti, amici e colleghi, sembra che non gli interessi di loro, è come un segno che non sono una priorità.

Energia persa

Il multitasking comporta costi cognitivi elevati. Praticando questo modo di lavorare, si sopportano anche i costi biologici ed emotivi. L'enorme quantità di energia spesa esaurisce la fornitura di glucosio ossigenato nel cervello, lasciando uno senza "carburante" per concentrarsi.

Pericolo di morte

Più spesso si pratica il multitasking, più diventa la loro seconda natura. Un multitasker non pensa a quanto sia pericoloso, ecco perché così tante persone parlano al telefono mentre guidano.

Danno cerebrale

Gli specialisti hanno confrontato il cervello dei multitasking e delle persone che si concentrano su un'attività alla volta. Si è scoperto che nei multitasking, la densità della "materia grigia" è inferiore, specialmente nella corteccia cingolata anteriore. Questa è l'area del cervello responsabile dell'empatia, del controllo del pensiero e delle emozioni. Quindi il multitasking riduce non solo il QI, ma anche l'EQ (intelligenza emotiva).

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